Gentile dottoressa Alessandra Modugno,

Con questa mia desidero ringraziare di cuore Lei e la sua meravigliosa equipe per aver trasformato in realtà un sogno che cullavo dentro  fin da bambina: quello di avere uno sguardo normale, due occhi che gli altri potessero guardare senza sentirsi in imbarazzo e  senza far sentire me una sorta di alieno sceso sulla terra da chissà quale pianeta!

Oggi finalmente posso andarmene in giro senza gli occhiali da sole, che se da un lato aiutano a celare gli  inestetismi degli occhi, dall’altro alzano una barriera tra noi non  vedenti  e il mondo, nascondendo altresì i lineamenti del viso, che rappresentano, a mio giudizio,  la massima espressione dell’individuo.

immagine felice di una donna

Personalmente ho sempre sostenuto che per l’integrazione di noi non vedenti nella società sia  fondamentale presentarsi con una buona immagine, al fine di farsi accettare dagli altri senza dover subire un esame preliminare e un giudizio indiscreto, imbarazzante e arbitrario sul perché i nostri occhi sono così… azzurrini!…  Bianchi!…  Piccoli o grandi! Io non ho mai accettato le cosiddette discriminazioni estetiche, che ti fanno sentire diverso quando diverso in realtà non sei.
Se oggi qualcuno mi chiedesse di fare una disamina di quella che è stata ed è la mia vita risponderei in questo modo…

Da adolescente avevo quattro  sogni: cantare, laurearmi,  avere una famiglia tutta mia, un bambino e due occhi azzurri che la gente potesse guardare senza chiedersi il motivo del mio inestetismo. E bene sì! Oggi posso dire di aver realizzato tutti  questi desideri! Ho iniziato a cantare alla tenera età di quattro anni e tutt’oggi la musica rappresenta una parte fondamentale della mia vita poiché nonostante non abbia più molto tempo per praticarla riesce sempre ad emozionarmi. In compenso oggi sono diventata l’insegnante di canto della mia terzo genita e devo dire che ciò è per me motivo di immensa gioia e soddisfazione. Mi sono diplomata in lingue e qualche anno dopo ho conseguito la laurea in lettere e filosofia.

Il terzo  desiderio era quello di avere un uomo che mi amasse veramente e un figlio… oggi ho una famiglia meravigliosa e cinque splendidi bambini.
In fine alla soglia dei quarantacinque anni ho potuto realizzare anche il mio quarto sogno, quello di poter guardare il mondo, se mi è concesso di dir così, con due occhi azzurri normali. Tutto ciò è stato possibile grazie alla trasmissione Uno mattina e alla dottoressa Modugno, che con professionalità e dolcezza ha spiegato come funzionano le protesi oculari. Se quel diciotto aprile non avessi visto Uno Mattina oggi porterei ancora gli occhiali scuri perché non saprei dell’esistenza delle protesi a guscio. Io sapevo che chi è anoftalmico  porta la protesi totale sostitutiva dell’occhio stesso; ignoravo però che chi come me ha gli occhi, anche se rovinati, può  indossare una sorta di lente estetica, (protesi a guscio) che ridona uno sguardo armonioso a chi come me l’ha perso.
Oggi ai quattro desideri sopra elencati se n’è aggiunto un quinto… mi piacerebbe che quante più persone possibili venissero a conoscenza dell’esistenza delle protesi oculari, che rappresentano per il non vedente una vera e propria rinascita estetica; per me almeno è stato così!!!

Sarebbe davvero bello se i media diffondessero maggiormente questo tipo di informazioni perché non tutti sono a conoscenza della possibilità di riavere due occhi esteticamente normali. Io stessa, come già detto, ho scoperto le protesi a guscio solo pochi mesi fa.
Concludo ringraziando nuovamente la dottoressa Modugno e i suoi collaboratori per avermi ridato uno sguardo armonioso, piacevole e che gli altri possono guardare senza farsi mille domande o provare imbarazzo.

Un caro, affettuoso saluto.

C.D.

Altri approfondimenti

Congressi

Seminario di Oftalmoplastica

Collaborazione e condivisione: questo è lo spirito del seminario di Oftalmoplastica organizzato dalla Dott.ssa Modugno!Esperti di fama internazionale e giovani promesse si sono riuniti a Roma per discutere le ultime novità e i casi più interessanti.Un evento che dimostra come la sinergia sia fondamentale per la ricerca e l’innovazione.   

Congressi

Congresso di San Giovanni Rotondo

Un trauma oculare può cambiare la vita di una persona.Ma grazie alla ricerca e alla passione di medici come la dott.ssa Modugno, stiamo facendo passi da gigante per aiutare questi pazienti a superare questo difficile momento.Il congresso di San Giovanni Rotondo ci ricorda che la salute non è solo l’assenza di malattia, ma anche il benessere psicologico.