Capitolo 5
Gli anni della guerra
Durante la seconda guerra Mondiale I’Istituto Ocularistico Paolo Modugno è costretto a chiudere per motivi di sicurezza per un breve periodo. Riaprirà appena le condizioni lo consentiranno.
Purtroppo anche dopo questo periodo molte persone furono ferite in guerra agli occhi ed ebbero la necessità di rivolgersi al nonno. Come dopo il primo conflitto mondiale molti bambini si ferirono con bombe inesplose trovate casualmente.
Dopo la seconda guerra mondiale entrano nel gruppo delle nuove protesiste due giovanissime sorelle Maria e Germana, che rimaste orfane di padre all’età di 6 anni non potevano proseguire gli studi dopo la terza media.
Germana sposerà Giacomo il figlio di Nonno Paolo, che, dopo gli studi in medicina, si specializzerà in Oculistica sotto la guida del Prof. Bietti. Giacomo, mio padre, si appassionò non solo alla cura degli occhi, ma anche alla chirurgia ricostruttiva dei pazienti portatori di protesi per migliorare l’aspetto estetico e la tolleranza della protesi.
Testimonianza di Giuseppe C.
Un bambino che trovò una bomba...
Parlare sempre di persone che si distinguono per grande correttezza, professionalità ed umanità, è un grande piacere ed un dovere, come esempio di vita che può essere una luce illuminante per tutti.
La vista è il senso più amato dell’uomo, dice Aristotele, e quindi gli occhi hanno un ruolo estremamente importante nel fisico e nella vita di una persona. Molte volte l’aspetto oculare si presenta sgradevole ed anche respingente a causa di incidenti, malformazioni naturali o privazione del bulbo oculare anche a causa di esplosivi bellici.
Tale rappresentazione oculare, difforme da quella naturale, può procurare alla persona problemi estetici sgradevoli che possono comportare difficoltà sociali varie, secondo l’ambiente ed i rapporti con le persone.
L’Istituto Ocularistico rappresenta per la sua lunga storia di grande presenza sociale, una significativa e provvidenziale attività che risolve problemi estetici ed umani di grande rilevanza psicologica funzionale.
Lo scrivente avendo perduto la vista e con essa l’espulsione di un occhio all’età di 9 anni, a causa di un ordigno bellico inesploso, ha avuto l’opportunità, di avere la prima protesi oculare, nel ben noto Istituto Ocularistico negli anni ’40, tenuto e diretto, splendidamente dal Commendatore Modugno, persona non comune, per professionalità di altissimo livello, per comunicativa accattivante che ispirava fiducia e coraggio…
Andare la mattina in quel famoso studio, trovare bambini, giovani ed anziani che mancavano almeno di un bulbo oculare, come per lo scrivente, poteva essere impressionante se non ci fosse stato quel professionista meraviglioso che con il suo ottimo personale faceva protesi di grande attrattiva naturale, creando rapporti cordialissimi con tutti.
Il Commendatore Modugno mi accoglieva, forse anche per la giovanissima mia età, sorridente e con un abbraccio, incoraggiandomi, dandomi anche la gioia di trovarmi in quel magnifico studio.
Da allora la mia vita di relazione è stata facilitata, molti non percepivano che io non vedessi da entrambi gli occhi, anzi pensavano che io vedessi dall’occhio sinistro con protesi.
Questo mi facilitò anche i rapporti con i coetanei, così come accadde ad una paziente dello studio Modugno, priva di un occhio, la cui cavità era deformata, questo aspetto sgradevole aveva fortemente contribuito ad una crisi coniugale.
Quando l’ottimo e carissimo Commendatore Modugno realizzò con accuratezza estetica impareggiabile, la signora, con gioia, telefonò dalla sua residenza al Commendatore Modugno dichiarando che la sua crisi coniugale era stata felicemente superata!
E di questo esempio, il carissimo Commendatore Modugno, splendida persona ed eccezionale professionista diede a tantissimi altri pazienti serenità e gioia.
Oggi più che mai è tenuta in grande considerazione l’aspetto estetico in tutte le sue forme e manifestazioni, ecco perché anche l’apparenza fisica in tutti i suoi aspetti e funzioni, se corretta adeguatamente facilita rapporti umani, l’avviamento al lavoro e gli stessi intimi rapporti familiari.
La grande professionalità e umanità del Commendatore Modugno si trasmetteva non solo al personale che operava all’interno della struttura, ma facilitava anche i rapporti umani tra tutti i pazienti, creando spesso amicizie durature tra di loro.
Questa ambientazione professionale e sociale, veniva felicemente ereditata, prima dalla Mamma Germana e poi dall’ottima dott.ssa Alessandra che, meravigliosamente ha proseguito nelle stesse modalità lavorative ed umane del grande nonno.
Lo studio Ocularistico rimane, per fortuna e provvidenza dei pazienti, uno studio di riferimento nazionale ed oltre, confermato dai numerosissimi pazienti che si avvalgono di questo Istituto.
Giuseppe C.